I Colibrì
I colibrì sono gli uccelli più piccoli del mondo, appartengono alla Famiglia dei Trochilidae, esclusiva del continente americano, comprendente più di 300 specie concentrate nelle zone tropicali ed equatoriali, sebbene alcune di esse siano presenti in regioni temperate e anche fredde come l’Alaska meridionale o la Terra del Fuoco. Il peso medio di questi minuscoli uccelli varia da 3,5 a 9 grammi. La loro dieta è generalmente e prevalentemente nettarivora (il nettare costituisce fino al 90% della loro alimentazione), integrata da insetti. Possono assumere una quantità di nettare equivalente alla loro massa corporea in meno di un giorno.
Le differenti forme e lunghezze dei loro becchi sono frutto di un adattamento specie-specifico alle differenti forme delle corolle dei fiori che essi visitano, creando una stretta relazione fra il colibrì e la pianta. Nel suggere il nettare, il becco e il capo del colibrì rimangono intrisi del polline dei fiori, e quando questo si sposta da un fiore all’altro, svolge il ruolo di impollinatore, così come le api, le farfalle e molti altri animali. Ciò rappresenta un tipico esempio di coevoluzione con vantaggio reciproco per ambedue le specie (mutualismo dispersivo).
Le zampe sono molto corte e non permettono la deambulazione, sono ottimi volatori. Infatti, un’altra caratteristica ben nota dei colibrì è la loro capacità di librarsi, e, unici fra gli uccelli, di volare all’indietro, o addirittura capovolti, grazie anche all’elevata frequenza del loro battito alare che può variare, in base alle dimensioni delle specie, dai 10 agli 80 colpi al secondo. Nonostante le loro piccole dimensioni, intraprendono voli molto lunghi (alcuni colibrì devono aumentare il loro peso corporeo del 50% prima di iniziare la migrazione) per seguire le fioriture stagionali, e alcune specie migrano addirittura per parecchie migliaia di chilometri.
Proprio per le loro piccole dimensioni e per la dispendiosità del loro volo, sono caratterizzati da un metabolismo molto elevato. Per questo tra un pasto e l’altro e durante il sonno cadono in uno stato di torpore che gli consente di risparmiare risorse energetiche abbassando sensibilmente la loro temperatura corporea.
Esistono due sottofamiglie di colibrì: Phaethornithinae, che hanno generalmente colori brunastri, grigiastri e rossastri e nessuna iridescenza, e Trochilinae, che hanno spesso piume iridescenti di colore rosso metallizzato, arancione, verde e blu. I brillanti colori del piumaggio derivano da lamelle cornee interposte fra le piume, che agiscono come prismi ottici scomponendo la luce nei vari colori. L'iridescenza si manifesta maggiormente nei maschi e si osserva principalmente sulla testa e sul collo. I maschi di alcune specie sfoggiano creste, pennacchi e ornamenti vari, come nel sottogola, e piume della coda allungate. I maschi attirano le femmine attraverso il canto, il piumaggio iridescente e i voli di esibizione. Sono molto territoriali e per questo diventano aggressivi anche con i conspecifici. Le femmine, sempre più grandi dei maschi, sono meno colorate e depongono uova grandi come un chicco di caffè.