Esposizione

Il nuovo allestimento del 2020-2021 è  ispirato ai più moderni principi della museologia zoologica: gli esemplari non sono più “costretti” all’interno di vetrine, ma raggruppati secondo criteri sistematici e/o zoogeografici e esposti in spazi senza barriere.

Gli esemplari di maggiori dimensioni sono stati collocati al centro del salone sopra due grandi pedane sopraelevate a forma di isole. Nell’isola più piccola sono esposte alcune specie tipiche della savana africana, mentre la più grande ospita da un lato alcune delle specie più note e spettacolari dell’ordine degli Artiodattili, e dall’altro tre delle otto specie della famiglia degli Ursidi.

Su tre dei quattro angoli del salone, sempre su pedane, sono esposti rispettivamente: mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe; esemplari appartenenti all’ordine dei Carnivora e alcuni rappresentanti della classe dei Rettili.

In un quarto angolo è ricostruita la filogenesi dei Primati e degli Ominidi, con l’ostensione di esemplari in pelle, scheletri e calchi di crani.

Nello stesso lato è esposta anche una parte della collezione tedesca di tavole sulla Zoologia (Zoologische Wandtafeln), edita da Theodor Fischer in Cassel ed illustrata sul finire dell’800 da R. Leuckart e H. Nitsche. Il museo possiede la serie completa di queste preziose tavole.

Particolare rilevanza espositiva è stata riservata ai Colibrì che, con 217 esemplari, rappresentano la più ricca collezione italiana di questi piccolissimi uccelli, che sono esposti in una bacheca lunga sette metri e attorniati da numerosi esemplari di altri uccelli esotici tutti provenienti dalla storica collezione Auteri della metà del XIX secolo.

Dal punto di vista multimediale, il museo è dotato di quattro totem informativi touch-screen e di un grande televisore 70” per la trasmissione di documentari.

Lungo il perimetro del ballatoio del primo piano, una serie continua di armadi a vetri ospita diversi esemplari dei principali phyla di invertebrati, mentre altri armadi contengono importanti collezioni ornitologiche o sono attualmente adibiti a deposito, in attesa di una loro prossima utilizzazione per l’ostensione. Inoltre, sono esposti in sospensione il cranio e alcune vertebre di un capodoglio e due scheletri di uccelli corridori, e, su telai in sospensione, numerosi uccelli sia rapaci sia esotici: dal maestoso Condor delle Ande, al Grifone, dai Pappagalli alle Paradisee. Sono altresì esposti vari esemplari di scimmie del vecchio e del nuovo mondo.

Dal giugno 2024 il museo possiede ed espone, nella sezione di paleoantropologia, la ricostruzione forense tridimensionale delle teste di 8 esemplari appartenenti ai generi Australopithecus, Paranthropus e Homo realizzate dal naturalista e paleoartista Simone Lo Savio.